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martedì 3 aprile 2012

Facebook e il Web: nuovi sbocchi professionali per i giovani in cerca di lavoro

n un mondo sempre più in crisi, dove ogni giorno aziende chiudono licenziando migliaia di persone, c’è chi è stato in grado di sfruttare il successo dei social network e soprattutto di Facebook per creare un giro d’affari di oltre 15 miliardi e 232 mila posti di lavoro.
Questo è quanto emerge dal rapporto Deloitte commissionato da Facebook. Ebbene, il social network più frequentato al mondo, che conta oltre 800 milioni di iscritti (di cui 21 milioni in Italia) e che punta a raggiungere la quota del miliardo di utenti entro pochissimi mesi, nella sola Europa ha creato un giro d’affari pari a 15,3 miliardi di euro e ben 232 mila posti di lavoro.
Secondo lo stesso rapporto, l’Italia è uno dei paesi che ha saputo sfruttare maggiormente questo fenomeno con un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro e 35 mila posti di lavoro, pari a circa il 16 % del totale europeo.
Deloitte ha basato la sua stima considerando soprattutto quattro aspetti differenti: l’impatto diretto (dipendenti, uffici, attrezzature e fornitori), la business partecipation, le aziende che sviluppano applicazioni per Facebook e l’impatto che ha sull’acquisto di nuove tecnologie da parte degli utenti, come smartphone e tablet.
La business partecipation è praticamente il vantaggio economico che le aziende acquisiscono con la loro presenza sul social network. Le pagine personali e gli annunci pubblicitari su Facebook contribuiscono alla crescita delle aziende creando un indotto che in Italia è stato calcolato in 1,6 miliardi di euro per un totale di circa 21 mila posti di lavoro.
Nella business partecipation l’Italia si è classificata al primo posto e tra le aziende che ne hanno saputo sfruttare questa nuova opportunità troviamo Banca Ifis, 4WDItalia e FotoDiscount.

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