Per non parlare dei pavimentatori: dei 470 che servono, il 70,5% non si trova. Oppure dell'aiuto parrucchiere: se ne cercano 1.840, ma quasi un migliaio non si trova. È fin troppo semplice giustificare questi numeri dicendo che nessuno è disposto a fare l'installatore di allarmi, il pavimentatore o il parrucchiere. La verità infatti è un'altra, le imprese non cercano solo persone con elevata specializzazione, non si accontentano più della disponibilità. Ma ricercano persone con un'esperienza professionale alle spalle.
Secondo quanto ha dichiarato il rapporto ISFOL 2008, immaginando il futuro dell’Italia dovremmo pensare ad uffici con meno "colletti bianchi" e aziende con più addetti alle pulizie. Meno operai e più esperti legali e specialisti in gestione del personale. Un mercato che fino al 2012 riuscirà a crescere ancora. Con un milione e duecentomila nuovi posti di lavoro in più e un tasso di incremento del 5 per cento che permetterà di portare il numero totale degli occupati a 26,4 milioni.
Tra i 300 mila posti in più troveranno spazio in azienda 68 mila tecnici amministrativi, 50 mila tecnici delle scienze ingegneristiche, 39 mila tecnici delle scienze quantitative, chimiche e fisiche e 36 mila tecnici paramedici. Entro il 2012 le assunzioni degli addetti alle pulizie vedranno un incremento pari al 13,5 per cento che in termini assoluti vuol dire 407 mila nuovi posti di lavoro. Saranno 11 mila invece i nuovi posti per il personale addetto ai servizi di sicurezza.
Diminuirà in termini assoluti invece la richiesta di artigiani, operai specializzati e agricoltori che da qui al 2012 caleranno di quasi un punto percentuale (0,7 per cento). A risentire di questa flessione saranno soprattutto gli agricoltori e gli operai addetti all’agricoltura che nel complesso diminuiranno di 43 mila unità. Così come andrà male per gli artigiani e gli operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento che registreranno una flessione che ridurrà di 28 mila unità.
Miglioreranno solo le opportunità occupazionali di operai specializzati addetti alla pulizia degli uffici (come già detto) e per gli operai metalmeccanici specializzati, la cui richiesta aumenterà rispettivamente di 48 mila e di 43 mila unità.
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